Qualche volta anche le serie di successo hanno bisogno di un cambiamento, probabilmente è questo che hanno pensato alla Naughty Dog per Uncharted. Infatti, ormai, i capitoli con il famoso e amato ladro Nathan Drake erano giunti al termine, in fin dei conti lui manca, soprattutto per i più appassionati, ma la nostalgia va scemando già dalle prime dinamiche di gioco.

Uncharted: L’eredità perduta non è sicuramente un gioco del tutto nuovo da presentare, tiene comunque fede alla tradizione che ha contraddistinto questa serie e gli ha fatto fare un grande successo. Questo “solito” gioco potrebbe rendere tutto un po’ “noioso”, cioè che alla fine la storia è quella anche se cambiano i personaggi e il tesoro, ma andiamo per gradi.

GRAFICA: VOTO 9

Ovviamente su PS4 non si possono fare miracoli e lo sappiamo, ma questo Uncharted non si smentisce nella parte grafica, veramente al top. Le scene non sono affatto semplici, infatti tutta la storia si svolge in una sorta di “open world” che alla fine non è in quanto ci sono percorsi forzati da fare, ma di questo parleremo dopo. Quello che mi ha stupito è la cura nei dettagli, non solo nelle scene urbane, ma nelle scene aperte, con questi panorami mozzafiato di foreste e rovine antiche fuse alla perfezione.

Uncharted: L'eredità perduta, Nathan manca, ma non troppo [RECENSIONE] 1

Ovviamente qualche imperfezione c’è se la si va a cercare, ma come già detto su Playstation no si può lavorare così tanto vista la limitata potenza di calcolo. La mano di Sony si vede nella possibilità di attivare l’HDR, se avete un televisore abilitato ovviamente, questa funzione permette di rendere più netti i contrasti e illuminare di più le zone buie. Comunque anche giocato su una TV “normale” questo titolo rende benissimo a livello grafico.

GAMEPLAY: VOTO 9

Anche qui un voto alto, d’altronde come potrebbe essere altrimenti, per gameplay si intendi la facilità nell’imparare i comandi e nel muovere il personaggio nelle varie situazioni di gioco, il che è importantissimo in un gioco come Uncharted.

Partiamo dai meccanismi di scalata, cosa fondamentale praticamente in tutto il gioco, non sono cambiati nella sostanza, ma rispetto all’ultimo capitolo della serie sono leggermente migliorati nell’intelligenza. Infatti adesso è più facile scalare velocemente pareti rocciose o torri, mentre prima qualche volta il personaggio si fermava non riuscendo ad agganciare l’obiettivo successivo, così bisognava fermarsi e fare le cose con più calma. Per questo motivo, il mio voto su questo ambito è sicuramente più alto.

Passiamo ai meccanismi di attacco, questo Uncharted:L’eredità perduta, come tutti gli altri capitoli della serie d’altronde, non è un gioco di guerra, e lo si vede subito. Infatti è predisposto per completare tutte le sessioni di scontro con attacchi furtivi (anche se la IA degli avversari poteva essere migliore). Gli scontri armati ci sono, diciamo che il metodo di approccio è a scelta del giocatore, ma in quel modo diventa più difficile poiché scappare dagli spari è più complicato. Quindi vi consiglio di usare sempre attacchi furtivi, per prima cosa perché è più adrenalinico e poi perché è nello spirito di questo gioco.

TRAMA: VOTO 8.5

Proprio così, questo voto è il più basso, perché si parla proprio della storia in sé, non di quello che la circonda. Quindi anche se è facile muovere e usare il personaggio e i luoghi e i paesaggi dove la storia è ambientata sono stupendi, rimane sempre quel sapore di già visto. Va bene che stiamo parlando di un gioco quindi è normale che tenga fede alle storie che tutti i capitoli della serie hanno avuto, ma, almeno per me, risulta un po’ “noioso”.

Uncharted: L'eredità perduta, Nathan manca, ma non troppo [RECENSIONE] 2

Andiamo più nel dettaglio, sicuramente l’assenza di Nathan è da considerare un grande cambiamento, anche se nel gioco c’è poi la usa sostituta ideale, cioè Chloe, già vista nei capitoli precedenti, che sostituisce l’ex-protagonista proprio alla sua maniera, sempre con quella vena di ironia che lo ha contraddistinto. Come rovescio della medaglia c’è Nadine, anche lei volto conosciuto anche nell’ultimo capitolo uscito, che è invece molto più cinica e concreta, diciamo che il duo si completa, anche se il personaggio principale è indubbiamente Chloe, anche perché è lei a portare avanti la storia.

Ovviamente queste due donne hanno un antagonista, il villain di questo Uncharted è Asav, un uomo che giustifica il suo traffico illegale di reperti indiani con il motivo di portare avanti la sua ribellione, anche se questo aspetto non è molto approfondito. Quello che è importante è che tutti e tre sono alla ricerca della Zanna di Ganesh, un antico reperto, ancora mai trovato, custodito dall’antica civiltà Hoysala, che ovviamente lo ha nascosto dietro a meccanismi e indovinelli complicati e macchinosi che dovrete risolvere o raggiungere per tutta la storia.

Si, proprio così, raggiungere, infatti tutta la storia si basa su una sorta di open world, che in realtà non lo è, all’interno di una foresta con fiumi e cascate. Chloe e Nadine si muovono con un fuoristrada da una parte all’altra della mappa, infatti sei tu a scegliere quale parte della storia fare prima e quale dopo, intensificando il concetto di open world, anche se in realtà i percorsi sono già predisposti, ma non potrebbe essere altrimenti. Questa è la parte più corposa del gioco, che ovviamente non si svolge tutto in questo modo, e state sicuri che non mancheranno neanche i momenti nostalgici che vi coglieranno di sorpresa, ma sarà gradita.

CONCLUSIONI

Non c’è dubbio che questo Uncharted: l’eredità perduta, sia sicuramente un gioco che vale la pena giocare, anche se in realtà è dato come DLC, cioè un’espansione, poiché le ore di gioco non sono paragonabili agli altri capitoli, infatti si va dalle 5 alle 10 ore a seconda se si va alla ricerca di tutti i collezionabili o no.

Uncharted: L'eredità perduta, Nathan manca, ma non troppo [RECENSIONE] 3

In conclusione, in questo ultimo capitolo la Naughty Dog ha rischiato togliendo il personaggio simbolo della serie, ma alla fine lo ha rimpiazzato con la sua copia al femminile, rischiando il meno possibile. Mimino rischio anche sulla trama, che alla fine cambia solo nei personaggi e nel tesoro da trovare. L’IA degli avversari è buona, ma potrebbe essere migliore, ma visto che dopo gli scontri furtivi diventerebbero più complicati, forse meglio così.

Quindi, se questa serie vi è sempre piaciuta e avete giocato anche gli altri capitoli prendete questo Uncharted: l’eredita perduta, anche se non li avete mai giocati sicuramente vi piacerà, soprattutto perché costa 39,99 sul Playstation Store, o in sconto a 35.99 su Amazon.

VOTO FINALE: 8.7

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