In Italia sempre più aziende stanno adottando la modalità dello Smart Working per lavorare, in quanto oggi è possibile eseguire la propria mansione anche da casa. Come ogni situazione questo nuovo modo di fare attività presenta dei vantaggi e degli svantaggi, in questo articolo affronteremo in particolar modo l’ambito che riguarda la sicurezza e lo Smart Working e come questi due aspetti possono conciliarsi.

Azienda: proteggere i dati che escono dall’attività

Ogni impresa che vuole assumere nuovo personale è ovvio che dovrà condividere dati e software con i lavoratori. Questo aspetto è di sicuro quello che ogni attività che si trova in questa situazione diventa vulnerabile.

Una volta che questo momento arriva bisogna tenere in considerazioni vari fattori, come ad esempio essere obbligati a portare delle informazioni su PC che non fanno parte della rete dell’impresa o anche usare dei provider esterni. Per risolvere questi due lati è indispensabile ricorrere a un ottimo Penetration Tester, il cui compito è quello di individuare tutte le possibili minacce e attacchi e renderli di conseguenza accessibili.

Milioni sono le persone che ogni giorno decidono di lavorare in Smart Working ed essendo che gli hacker si evolvono in maniera continua è necessario difendersi eseguendo di conseguenza dei test.

Ogni volta che si aggiunge nuovo personale nell’azienda sarebbe ideale effettuare dei controlli specifici che riguardano il livello di vulnerabilità della rete interna ed esterna. Questa protezione è essenziale per non trovarsi mai impreparati in qualche possibile debolezza sul fattore sicurezza informazioni.

Tante sono le attività che oggi devono fare i conti sotto questo punto di vista, in quanto si ritrovano a dover gestire pienamente le informazioni e i dati sensibili di ciascun cliente. É bene considerare che un furto di informazioni e attacchi di dati sono in grado di mandare in fumo il fatturato dell’azienda oltre alla sua reputazione. Di conseguenza in situazioni spiacevoli come questa l’attività subirebbe un crollo ancora più significativo.

Lavoratori in Smart Working – Sicurezza e responsabilità

Lo Smart Working è stata una rivoluzione per molti lavoratori, in quanto questo sistema permette di ottenere una serie di vantaggi a differenza di quelli che devono recarsi in ufficio o in azienda. Il primo beneficio è proprio questo ossia quello di non dover correre al mattino o in qualsiasi altro luogo per arrivare in tempo sul posto di lavoro e non vi è nemmeno la necessità di dover indossare gli indumenti giusti ma è possibile eseguire la mansione comodamente in pigiama.

Ovviamente oltre ai lati positivi ce ne sono alcuni da tenere in considerazione come quello che riguarda la responsabilità che si percepisce quando si effettua un lavoro in Smart Working.

É evidente che ci dev’essere la massima attenzione in alcuni aspetti prima di effettuare la mansione assegnata, soprattutto per quanto riguarda il trattamento dei dati personali dei dati che vengono condivisi in attività.

Per questa ragione ogni dipendente prima di accettare il lavoro deve informarsi direttamente in attività se verrà eseguito o meno un test tramite un Penetration set sulla rete personale così da essere capaci di individuare i possibili punti deboli negli strumenti di lavoro.

Gli antivirus non sempre risultano delle soluzioni funzionanti ed efficaci, per questa ragione è opportuno non sottovalutare questo discorso e agire di conseguenza.

Chi lavora in Smart Working deve per forza condividere i propri dati con l’azienda in cui viene assunto e il rischio di subire possibili attacchi è al quanto alto.

Per evitare queste spiacevoli situazioni bisogna che il dipendente esegua dei per test, ovviamente questi ultimi hanno un prezzo, ma a differenza dei danni irreparabili e costosi che l’azienda potrebbe subire se i dipendenti vengono attaccati da hacker, etc, risulta un costo insignificante e decisamente inferiore.

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